Strad-rama di e con Diego Coscia (attore). Musiche di Arlo Bigazzi (basso el. e devices)

Nato proletario, come amava ripetere, ha vissuto una vita breve ma intensa. Jack London visse solo quarant’anni, ma non è proprio così: Jack London visse addirittura quarant’anni. Perché quel tempo lo visse tutto. Qualsiasi mestiere, qualsiasi avventura, qualsiasi dolore o gioia possa venire in mente. Quel desiderio – e quel dissennato coraggio di vivere appieno la propria esistenza – fa invidia e al contempo spaventa. Tutto tranne che lasciarsi vivere, o lasciarsi morire. Tutto pur di raggiungere il limite delle possibilità che concede la vita e non cedere alla passività o alla morte.
Forse nell’anima, o dentro il proprio corpo, si trova quella fiamma che non si vuole estinguere e che spinge l’uomo – e l’animale – fio all’ultimo barlume dell’orizzonte.
Questo spettacolo si mette così sulle tracce, sulla pista di fianco a Jack London e ne segue il racconto forse più folle e appassionante – Love of Life – rincorrendo l’uomo che si inoltra nella natura affascinante, tremenda e ostile. Dove ogni gesto, ogni atto è una lotta per non perdere la vita.

Diego Coscia – accompagnato dai suoni e dall’elettronica generati di pari passo e in un interscambio continuo dal basso elettrico di Arlo Bigazzi – affronta questo monologo dando forma all’incedere del racconto londoniano che, sospeso tra le parole e la musica, diventa metafora della vita dell’autore stesso e dove alcuni degli episodi più eclatanti della sua biografia si inseriscono nella narrazione.