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I lavori della terra - da Le Georgiche di Virgilio

18/07/2021 Ore 16:00
Albugnano, Cortile di Ca' Mariuccia
Teatro

Lettura comunitaria in cascina

Adattamento del testo di Dario Rei

Lettura comunitaria, con la partecipazione del pubblico | con Diego Coscia e con le musiche di Beppe Turletti

La popolazione è invitata a leggere: verrà distribuito ai presenti il copione necessario.
Un attore garantisce la prosecuzione della lettura; chiunque, in ogni momento, può interromperlo suonando il campanello che ha di fronte, per assumere la lettura del testo. Ciascun lettore al suono del campanello concluderà i versi che sta leggendo, per cedere il posto all’interprete successivo.
Un musicista improvvisa, accompagnando la lettura. 

“La lettura comunitaria a voce alta di un’opera di poesia, per riprendere l’uso praticato per tutta l’Antichità fino ad Agostino, coniuga il valore della parola a quello del teatro, e offre un momento di tregua e di riflessione, per chi non sopporti di vivere recluso, in una sorta di silenzio coatto. Non noiosa ma illuminante è la parola, che crea il mondo, o aiuta, almeno a comprenderlo.
Togliendo dal testo quanto sapesse esclusivamente di antico, si sono ricavati dei quadri essenziali, come scritti oggi, dati a sperimentare in una pubblica lettura che incoraggia anche, chi voglia, a riprendere il testo originale nella sua interezza.
Le attività dei campi – le colture del grano e della vite, la preparazione dei suoli, l’allevamento di grandi animali come delle piccolissime api – sono descritte da Virgilio in una luce poetica, e al tempo stesso realistica, certo lontana dal gergo tecnico-economico, di marketing, oggi imperante. Non che sia, la sua, una campagna per turisti o per cittadini amanti di belle vedute. È il terreno nella sua fisicità concreta: il suolo, l’acqua, la vegetazione; che occorre sfidare e fare generare e rendere produttivo con duro lavoro (Labor, fatica, è anche il termine che indica parto, travaglio). Nella speranza, come dice il famoso verso omnia vincit Amor, che l’amore, il bene, il giusto possano infine prevalere”. (Dario Rei)

ph. Paolo Forsennati