I lavori della terra - da Le Georgiche di Virgilio
Lettura comunitaria in cascina
Adattamento del testo di Dario Rei
Lettura comunitaria, con la partecipazione del pubblico | con Diego Coscia e con le musiche di Beppe Turletti
La popolazione è invitata a leggere: verrà distribuito ai presenti il copione necessario.
Un attore garantisce la prosecuzione della lettura; chiunque, in ogni momento, può interromperlo suonando il campanello che ha di fronte, per assumere la lettura del testo. Ciascun lettore al suono del campanello concluderà i versi che sta leggendo, per cedere il posto all’interprete successivo.
Un musicista improvvisa, accompagnando la lettura.
“La lettura comunitaria a voce alta di un’opera di poesia, per riprendere l’uso praticato per tutta l’Antichità fino ad Agostino, coniuga il valore della parola a quello del teatro, e offre un momento di tregua e di riflessione, per chi non sopporti di vivere recluso, in una sorta di silenzio coatto. Non noiosa ma illuminante è la parola, che crea il mondo, o aiuta, almeno a comprenderlo.
Togliendo dal testo quanto sapesse esclusivamente di antico, si sono ricavati dei quadri essenziali, come scritti oggi, dati a sperimentare in una pubblica lettura che incoraggia anche, chi voglia, a riprendere il testo originale nella sua interezza.
Le attività dei campi – le colture del grano e della vite, la preparazione dei suoli, l’allevamento di grandi animali come delle piccolissime api – sono descritte da Virgilio in una luce poetica, e al tempo stesso realistica, certo lontana dal gergo tecnico-economico, di marketing, oggi imperante. Non che sia, la sua, una campagna per turisti o per cittadini amanti di belle vedute. È il terreno nella sua fisicità concreta: il suolo, l’acqua, la vegetazione; che occorre sfidare e fare generare e rendere produttivo con duro lavoro (Labor, fatica, è anche il termine che indica parto, travaglio). Nella speranza, come dice il famoso verso omnia vincit Amor, che l’amore, il bene, il giusto possano infine prevalere”. (Dario Rei)