Le tappe di avvicinamento

DETTAGLI E CALENDARIO presto online

QUADILA Festival conferma la vocazione a irradiarsi sui Comuni del Basso Monferrato e non solo: declinando assi strategici che fanno capo ad Albugnano sviluppa, nei suoi contenuti, la macrotematica “Ridere e pensare”, in una dissolvenza incrociata con le tematiche della scorsa edizione (“abitare e sopravvivere”).

I denominatori comuni delle varie proposte che il QUADILA offre e che si volgono alla conquista e alla fidelizzazione di un pubblico generico, turistico e locale, sono: una narrazione che vivifica i luoghi animando e superando la pura attinenza tematica, così da suscitare la frequentazione dell’altrove e rendere più ricca la loro fruizione; una tensione geo-pratica, che reinventa l’uso pubblico di spazi sotto o altrimenti utilizzati, in una appassionante relazione fra i temi affrontati e i meccanismi o i luoghi che li veicolano; il confronto fra generazioni di pubblico, di artiste/i e di lavoratrici/ori dello spettacolo eterogenee e differenti.

La programmazione definitiva per il 2024 – in particolare per quanto riguarda i nuovi “scambi di sapere” – viene stabilita in itinere tramite sessioni di un rodato Comitato Creativo Popolare. Si tratta di riunioni nelle quali le operatrici e gli operatori culturali de Lo stagno di Goethe capitalizzano le istanze e le suggestioni della cittadinanza e le innestano nella progettualità di base. Sulla scia dell’idea di storyplaying, le artiste e gli artisti favoriscono una sorta di baratto con i cittadini e le cittadine: scintille di scambio culturale, per le quali è coronamento indispensabile la presenza del pubblico, a sua volta protagonista dell’incontro.

Cardini delle dinamiche complessive saranno:

–  lo “scambio di saperi”, che già si prefigura nelle riunioni del Comitato e che farà capo alla macro-tematica “Ridere e pensare”;

– la continuità rispetto alle edizioni precedenti, in percentuale, di partecipazione artistica e scientifica, che cancella rischi di orizzontalità e lancia nel tempo, oltre che nello spazio, l’evoluzione di percorsi di conoscenza ed empatia già avviati (ritorno di artiste/i e depositarie/i di saperi da una edizione all’altra e approfondimento di tematiche già affrontate con forme spettacolari discendenti e modificate: ogni edizione non è una semplice antologia di spettacoli);

– l’offerta polimorfica di eventi: scambi di sapere pubblici (con e senza atmosfere conviviali), spettacoli formalizzati, sperimentazioni pubbliche di nuove drammaturgie (strad-rama), concerti, passeggiate teatrali, laboratori e creazioni pubbliche partecipate, installazioni letterarie, laboratori, supporto teatrale ad azioni condivise di prototipazione per nuovi spazi pubblici, presentazioni di libri con letture teatrali;

– collegamento (con realizzazione di eventi artistici ad hoc) con le altre manifestazioni del territorio, quali la Festa Patronale di Sant’Antonio da Padova con la corsa del carro trainato dai buoi, con la volontà di una reciproca valorizzazione.