ATTRICE | Anna Delfina Arcostanzo, antropologa, attrice e drammaturga. Antropologa di formazione, promuove la diffusione di un approccio riflessivo nell’analisi della contemporaneità, attraverso il concetto di “geopolitica riflessiva”. Sul tema, ha pubblicato Noi, gli Occidentali. Spunti per una geopolitica riflessiva, nello specchio della Françafrique (SintesiDialettica.it, 2014). La sua ricerca verte sulla relazione tra rappresentazione, narrazione e consenso nei contesti post-globali. È traduttrice per Einaudi e lavora per il teatro come attrice, formatrice e drammaturga, tanto in ambito sociale – con scuole, comunità, istituzioni – quanto in quello della produzione artistica tout court.

ATTRICE | Marta Bevilacqua (Palermo 1985) è un’attrice, drammaturga e traduttrice teatrale. Studia in Spagna laureandosi all’Accademia d’Arte Drammatica di Valencia. Nel 2009 è finalista al concorso di drammaturgia “Nuevos Tiempos” con il testo Sutil línea blanca o regreso al hogar. Prosegue gli studi con un Master a Roma, all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Nel 2016 fonda a Torino la compagnia teatrale Settembre Teatro. Sempre nel 2016 dà vita al Gruppo di Teatro Universitario in spagnolo “HacerActuar” in collaborazione con la docente Veronica Orazi dell’Università Degli Studi di Torino. Come drammaturga ha scritto le seguenti opere: Quello che non ho detto a mio padre (testo teatrale sul G8 di Genova); AmareMale; Gewalt (finalista al concorso Shakespeare is now 2021) e I resti di quello che fu. Quest’ultima prodotta dalla sua compagnia, vede in scena il cantante e musicista Giorgio Canali e l’attore Elio D’Alessandro. Spesso lavora in collaborazione con registi, drammaturghi ed enti spagnoli. Alcune delle coproduzioni spagnole sono 14km di José Manuel Mora e Furiosa Scandinavia di Antonio Rojano.

ATTORE | Marco Bianchini. Attore e narratore vicentino ha seguito un itinerario formativo che parte dal teatro di narrazione (con Gilles Bizouerne, Marco Paolini, Roberto Anglisani) e si completa con la tradizione francese di teatro fisico con Miriam Goldschmitd, Marcel Marceau, Pierre Byland, Giovanna Mori e in particolare all’école Philippe Gaulier di Parigi. Dal 2004 collabora con  il Teatro della Caduta con cui ha sviluppato un linguaggio personale basato sulla commistione di generi, l’alternanza di registri, il gusto per il paradosso e il surreale e l’utilizzo del linguaggio comico come veicolo di contenuti. La Caduta ha prodotto sei suoi spettacoli: “1/6000”, “De Bulgarij Eloquentia”;“Anamnesi” ,“Lamleto”, “La ballata dei Van Gogh” e “Into the Wilde”. Ha vinto, diretto da Francesco Giorda, il primo premio della giuria e del pubblico al “Concorso Internazionale di Regia Fantasio Piccoli”. Premio del pubblico al concorso per monologhisti “C’è posto per te”. Ha curato la regia di “Madama Bovary” (finalista Premio Scenario 2011) e di “Leopardi Shock”, interpretati da Lorena Senestro.

VITICOLTORE | Simone Binello nasce nel 1950 e da Castagnito, ancora bambino, migra ad Albugnano insieme ai genitori; da loro in Monferrato impara il mestiere e si dedica, insieme alla coltivazione della frutta, alla viticoltura. L’origine roerina spinge la famiglia Binello a valorizzare il vitigno del nebbiolo, in quegli anni non fra i più diffusi nel territorio di Albugnano. Proprio Simone Binello sarà caparbiamente fra i promotori della valorizzazione del nebbiolo locale, che porterà nel 1997 al suo riconoscimento come Albugnano doc. L’azienda agricola Pianfiorito, che gestisce con il fratello Matteo e le rispettive famiglie, vanta settantacinque ettari di terreno, di cui quattordici coltivati esclusivamente a vigna.

ATTORE | Gianmarco Busetto, poeta, drammaturgo, regista e attore. Fondatore della compagnia teatrale Farmacia Zooè (2006) e della scuola di teatro FarmaSchool (2010). Autore e interprete di numerose performance e spettacoli teatrali, è stato Premio Fersen alla Regia 2014 al Piccolo Teatro di Milano per lo spettacolo RELIGIONS, vincitore del San Diego International Fringe Festival 2018 come Miglior spettacolo Drammatico e Miglior Attore Drammatico, del Roma Fringe Festival 2016 come Miglior Spettacolo, del Premio Rostagno 2019 indetto dall’Accademia dei diritti e dell’antimafia, come Miglior spettacolo, Miglior Regia e Miglior Attore per lo spettacolo 9841/RUKELI. E’ docente di teatro, scrittura creativa, lettura ad alta voce e comunicazione e, dal 2015, cura la direzione artistica di diverse stagioni e festival teatrali nella Città metropolitana di Venezia. Ha pubblicato “Metti un giorno una bella Signora“ Pangloss Ediz. 1998; “Le usanze dei rivoluzionari ai tempi del coma” Equilibri 2009, “Turning Back (Voices)” Equilibri 2011, “La pelle o la devozione all’anima” La Vita Felice 2013. “Anche le anatre d’allevamento migrerebbero d’altronde in autunno” cd recital per voce e pianoforte, 2012. I suoi ultimi spettacoli sono Sarajevo, Mon Amour (2020),  R.R. (2021), Into The Wilde (2022) e Passi (2022).

ARCHEOLOGA | Valentina Cabiale (Asti, 1981) è archeologa. Specializzata in archeologia medievale a Firenze, dal 2004 lavora nel nord-Italia in attività di scavo archeologico e archeologia preventiva e dal 2013 è direttore tecnico di un’azienda specializzata nel settore. In parallelo, partecipa a progetti in ambito teatrale, scrive recensioni, articoli, testi drammaturgici (tra questi ultimi, tre di ambito archeologico all’interno del progetto “Lezioni recitate” della compagnia teatrale “Lo stagno di Goethe”: La scoperta dell’antichità dell’uomo – Conflict Archaeology. Quel che resta della Grande Guerra – Pompei. Persone di gesso). Uno dei suoi principali interessi è lo studio dei molteplici modi attraverso i quali il passato è attivo e influenza il presente.

ATTORE | Andrea Caimmi inizia la sua carriera come attore dopo il diploma alla Scuola di Teatro di Bologna e la Laurea in Lettere Moderne presso l’Università della stessa città. In teatro ha lavorato con registi come Nanni Garella, Francesco Macedonio, Walter Pagliaro, Massimo Navone, Cherif, Giampiero Solari, Monica Conti, Leo Muscato.  Nel 2018 è Telegin in Uno Zio Vanja adattamento da Cechov di Letizia Russo, regia Vinicio Marchioni. Da alcuni anni si occupa di drammaturgia: ha scritto e diretto Il mio pezzo di stradaPro locoShake-shake-shakeCome Moby Dick. Nel 2013 ha vinto il Premio Enriquez per un Teatro di Impegno Civile scrivendo e interpretando lo spettacolo KORPUS POLSKI. Ha lavorato in tv e fiction con CameracaféPilotiDon Matteo 8. Per il cinema è stato il padre di Silvia ne Il Giovane Favoloso, diretto da Mario Martone.

ATTRICE | Patrizia Camatel nasce a Torino nel 1980. Consegue la Laurea Magistrale in Scienze dell’Educazione e al contempo inizia la formazione artistica con il Teatro delle Dieci di Massimo Scaglione. Attrice, autrice, regista, lavora stabilmente ad Asti con il Teatro degli Acerbi (dal 2000), di cui è anche socia fondatrice, e con la Casa degli alfieri (dal 2003). è stata diretta da Oscar De Summa, Elvira Frosini e Daniele Timpano. Referente del Piemonte per il Collettivo Progetto Antigone, interpreta la narrazione Parole e Sassi. Il racconto di Antigone per le nuove generazioni, regia di Letizia Quintavalla, Eolo Awards 2013. Il drammaturgo Luciano Nattino la dirige in vari spettacoli e influenza la sua formazione nell’ambito del teatro di radice popolare. Attualmente prosegue, in seno a Casa degli alfieri, il filone di ricerca teatrale e antropologica di ARTEPO – Archivio Teatralità Popolare, realizzando drammaturgie legate alla memoria e alle tradizioni del territorio, interviste, direzione artistica di eventi. Fa parte del team artistico del progetto Landscape Storymovers – Narratori del Territorio, progetto del Teatro degli Acerbi realizzato col sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo.

CONTADINO | Franco Candelo vive e lavora a Capriglio (AT) ed è contadino da sempre. Ha vissuto la meccanizzazione agricola, con l’abbandono dell’uso del traino vivente. Coltiva i campi (orzo, grano, granoturco…), l’orto e alleva ogni sorta di animale: bovini, galline, conigli, api… Ama mostrare il suo lavoro e insegnarlo a chi ne ha il desiderio: quando a Capriglio c’era ancora la scuola, la sua cascina era spesso meta di scolaresche curiose e tuttora non esita a rivelare i suoi segreti ad “aspiranti contadini”, contribuendo a vivificare l’attività in loco. Da quarant’anni suona il flicorno nelle bande musicali di Capriglio e di Buttigliera.

INFLUENCER, AUTRICE, MONOLOGHISTA | Teresa Cinque è Laureata in Lettere Moderne, indirizzo storico artistico (tesi in cinema e video), all’Università di Pisa, Teresa Cinque lavora da sempre in ambito creativo utilizzando diversi media tra cui la scrittura, il disegno, l’installazione, il video, la recitazione e il teatro. Dopo molti anni di attività nell’ambito dell’arte visiva inizia il suo percorso di monologhista nel febbraio 2018 quando esce sul web il suo primo video-monologo che diventa virale. Si intitola L’errore di base e raggiunge un milione di visualizzazioni in 24 ore, poi diversi milioni. Da qui nasce lo spettacolo composto di testi sui temi della condizione femminile e della coppia affrontati con taglio ironico e satirico Errori di base. Il reading comincia a girare per l’Italia partecipando per due edizioni successive a L’eredità delle Donne, festival ideato da Serena Dandini a Firenze, viene ospitato presso la Casa Internazionale delle Donne di Roma e in molti altri teatri e spazi culturali. Nel dicembre 2019 partecipa al Ted X Modena Women Bold + Brilliant con un talk intitolato Fai la tua cosa. Nel 2020 inizia a collaborare con La 27sima ora del Corriere tenendo una rubrica di articoli e video che si chiama Male dette parole. Continua l’attività di monologhista partecipando a rassegne come il Crime Festival e il Torino Film Festival, Il tempo delle donne (evento del Corriere) a Milano e il 9Muse dell’aprile 2022 al Teatro Nazionale a Milano, infine sempre a Milano al Festival WeWorld. Nel 2021 nasce un nuovo spettacolo concepito in forma di reading musicato dal titolo La cerva che esordisce a Torino, al Piccolo Teatro Comico, nel dicembre. In questo nuovo progetto le fiabe tradizionali sono rilette con taglio ironico per rivelarne le matrici sessiste, razziste, classiste attraverso battute e paradossi. A gennaio 2022 esce il suo primo libro, Amorologia – Guida (quasi) imparziale alle relazioni e al sesso, per i tipi di Longanesi. Attualmente collabora con The Period e La Svolta. È presente sui social con un canale YouTube, Instagram e Facebook dove rilascia regolarmente video-monologhi satirici. Teresa Cinque è lo pseudonimo in arte di Elisa Giannini.

ATTORE | Giuliano Comin, classe 1979, diplomato al Corso superiore per Attore di prosa della Scuola di Teatro di Bologna ”Alessandra Galante Garrone” è nato e risiede a Borgo Valsugana (TN). Nel 2017 interpreta Leone ne “Il senso della vita di Emma” con F. Paravidino e nel 2016 Frank in “La cucina” di A. Wesker, regia di M. Bernardi, produzioni del Teatro Stabile di Bolzano, Centro Santa Chiara e Coordinamento Teatrale Trentino. Prima ancora lavora con A. Castelli in “L’officina” di A. Dematté, regia di C. Rifici, prodotta dal Teatro Stabile di Bolzano. Svariate le collaborazioni con altre compagnie: Proxima Res, Minima Theatralia, Pantakin e – in ambito trentino – quelle con TrentoSpettacoli, compagnia Teatro E, compagnia AriaTeatro e compagnia Estroteatro, Lo stagno di Goethe.

ATTORE | Diego Coscia, nato ad Alba (CN) nel 1987, è un attore diplomato all’Accademia “Nico Pepe” di Udine nel 2013, e ha seguito fino al 2019 il corso triennale Pedagogia Teatrale Itinerante con Giuliano Bonanni. Ha lavorato in Florida, come attore in diverse produzioni in lingua inglese tra cui “The Zoo Story” di E. Albee e “The Elephant Man” di B. Pomerance. Ha lavorato su Mistero Buffo di Dario Fo, portandone le repliche anche in Giappone. Ha interpretato diversi ruoli in tragedie di V. Alfieri con regia di M. Viecca. Nell’ambito della narrazione ha creato diverse “cene letterarie” e “lezioni-spettacolo” su Prima Guerra Mondiale, cibo e goliardia, con repliche anche in Belgio e negli USA; su questi temi nel 2018 ha scritto e interpretato una mini-serie in sei puntate per Radio Rai Sardegna; ha scritto e interpreta il monologo “Torino Senza Tregua – partigiani gappisti vs fascisti repubblicani” nato durante una residenza presso il Teatro delle Condizioni Avverse con la supervisione di Marco Baliani; per Lo Stagno di Goethe interpreta diverse “Lezioni Recitate” (incentrate su Vittorio Foa, Franco Antonicelli e i fatti di Genova 2001) e lo spettacolo su strada in italiano e piemontese “Di come precipita il doppio di un migrante”. Con l’Associazione Culturale STAR, dal 2020 realizza spettacoli, anche di teatro ragazzi, come “La Fiaba Reale”. Dal 2021 fa parte della compagnia Teatro & Società con la direzione di Claudio Montagna, tiene laboratori presso la Casa Circondariale di Torino, e lavora agli spettacoli conclusivi “Sette Lettere più una” e “Trolley”.

ATTRICE | Antonella Delli Gatti, nasce a Melfi (PZ) l’11/04/1966, si diploma nel 1994 come attrice alla Scuola d’Arte Drammatica Teatranza Artedrama e prosegue la formazione all’interno del corso di Perfezionamento Internazionale École des Maîtres. Frequenta diversi stage di approfondimento sull’arte dell’attore con Pierre Byland, Abani Biswas (Compagnia Milon Mela), Eugenio Allegri, Petru Vutcarau, Cristina Castrillo (Teatro delle Radici), Maria Maglietta, Doriana Crema, Rui Frati, Duccio Bellugi Vannuccini (Thèatre du Soleil), è allieva di Nhandan Chirco, Przemek Wassilkowski, Luca Bollero, attori del Workcenter di Jerzy Grotowski. Frequenta il Master di 1° livello di Teatro Sociale di Comunità presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Torino. Lavora come attrice in diversi spettacoli tra cui: «Tamerlano» tratto da C. Marlowe diretto da Domenico Castaldo (1996) «L’excès -L’usine» di Leslie Kaplan diretto da Nicole Yanni -Théâtre du Petit Matin, Marsiglia (1999) «La mirabolante milionesima notte di Aladino» scritto e diretto da Domenico Castaldo in collaborazione con Nhandan Chirco, Branco Popovic, Luca Bollero(2000) «La Commedia della Pazzia» regia di Mauro Piombo (2003) «Woyzeck» di Buchner diretto da Giancarlo Cobelli produzione Teatro Stabile di Torino in collaborazione con il CSS Udine (2005), «Il processo di Kafka» regia di Andrea Battistini (2006), «Pari & Di-Spari” – Teatro-Forum», regia Irene Zagrebelsky in collaborazione con il Théâtre de l’Opprimé di Parigi e Associazione Tedacà, presentato a Biennale Democazia(2010) “Il Mare a Cavallo” spettacolo su Felicia Bartolotta Impastato regia Luca Bollero testo di Manlio Marinello(2015) “Sotto lo Sguardo delle Mosche” regia Simone Schinocca (2019) ” La camera della sposa” regia Elena Serra di Manlio Marinelli (2019) “Lacrime di Sale” dal romanzo di Pietro Bartolo regia Antonella Delli Gatti produzione Tedacà (2021). Nel 2019 – con lo spettacolo “Il Mare a Cavallo” ottiene il premio “teatrale Mauro Rostagno” come migliore attrice, nei panni di Felicia Bartolotta Impastato. Collabora tra gli altri con: Torino Spiritualità – Circolo dei Lettori di Torino- SCTCentre dell’Università di Torino – Mercato Circolare – Teatro Baretti – Associazione Tedacà.

ORGANISTA | Daniele Ferretti è diplomato in organo, pianoforte, composizione e direzione d’orchestra nei conservatori di Alessandria e Torino. Ha proseguito i suoi studi in direzione d’orchestra con Piero Bellugi a Firenze e di composizione e musica applicata con Luis Bacalov all’Accademia Chigiana di Siena e al Centro Sperimentale di Cinematografia in Roma. Come compositore e arrangiatore è stato premiato in concorsi e corsi internazionali dai maestri (premi Oscar) Luis Bacalov e Ennio Morricone; come compositore è attivo in ambito sacro (ed. Carrara – Bergamo), teatrale (Asti teatro 33), discografico (Sony BMG, EGEA) e cinematografico (autore colonna sonora film “Zoè” di Giuseppe Varlotta). Collabora stabilmente con l’Istituto Diocesano Liturgico-Musicale di Asti per la direzione artistica e in veste di docente di Organo. È’ organista nell’ensemble Armoniosa, gruppo strumentale dedito al repertorio barocco Come organista solista e come basso continuo con l’ensemble “Armoniosa” ha tenuto concerti in Italia e all’estero (Spagna, Croazia, Francia, Belgio, Svizzera, Germania, Svezia, Slovacchia, Slovenia, Danimarca, Polonia presso l’Accademia Philharmonie di Danzica, Austria presso il Mozarteum di Salisburgo). Con l’ensemble Armoniosa ha partecipato come organista/basso continuo alla registrazione dell’opera integrale dei concerti per violino e orchestra “la Stravaganza” op. 4 di Vivaldi e delle trio sonate per violino e violoncello di Giovanni Benedetto Platti per l’etichetta tedesca MDG. Nel 2018 ha registrato in qualità di solista/basso continuo con l’etichetta Reddress e distribuita da Sony music l’integrale dell’opera “Estro Armonico” di A. Vivaldi, nella versione per 5 strumenti rielaborata dall’ensemble Armoniosa e dal cembalista Michele Barchi. Insegna Teoria, ritmica e percezione musicale al Conservatorio “G. F. Ghedini” di Cuneo.

ATTRICE e MUSICISTA | Chiara Galliano, nata a Moncalieri nel 1997, è violoncellista e attrice. Diplomata nel 2018 al Conservatorio di Torino nella classe di Marco Ferrari, si perfeziona a Parigi sotto la guida di Daniel Grosgurin e Arthur Lamarre. Nel settembre 2020 è ammessa al Master di creazione teatrale (Théâtre en Création) dell’Università Sorbonne Nouvelle. Collabora con la compagnia lirica Collectif Cosa Sento come coach di dizione italiana per i cantati nell’opera L’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti. Nel luglio del 2021 collabora durante il Quadilà Festival di Albugnano (Lo Stagno di Goethe) e lavora in quanto attrice e musicista ne “La comedia de l’homo e dei soi cinque sentimenti”, sotto la regia di Eugenio Allegri, produzione ArtQuarium. Interessata alla creazione teatrale e musicale, Chiara co-fonda nell’aprile del 2022 a Parigi la compagnia teatrale Collectif Merci pour la tendresse con la quale crea e interpreta lo spettacolo Femme dans la forêt su un testo di Julia Haenni. Con la compagnia lirica Piccolopera, collabora sul progetto di un’opéra de poche, tratto dal Così fan tutte di Mozart in quanto assistente alla regia.

ARCHEOLOGO | Enrico Giannichedda (Genova 1960) è un archeologo indipendente. Membro dell’Istituto di Storia della Cultura Materiale di Genova, si occupa prevalentemente di metodologia della ricerca, archeologia della produzione, archeologia teorica. Ha condotto ricerche in varie regioni italiane e insegnato, come docente a contratto, in numerose università. Fra i suoi lavori a stampa, Archeologia della produzione, insieme a Tiziano Mannoni (Einaudi, Torino 1996, ma anche Barcellona 2004), Uomini e cose Appunti di archeologia (Edipuglia, Bari 2006), Archeologia teorica (Carocci, Roma 2002, e 2016 per un’edizione ampliata), Quasi giallo. Romanzo di archeologia (Edipuglia, Bari 2018), Fulmini e spazzatura: classificare in archeologia (Edipuglia, Bari 2021).

FABBRO | Vittorio Locandro da quasi cinquant’anni, con metodi esclusivamente tradizionali, si dedica alla lavorazione del ferro; vuole trasmettere, «attraverso le proprie creazioni, tutta la passione e la forza che un’arte così antica sa comunicare». La sua è una produzione rigorosamente artigianale, basata sulla sapienza nel forgiare ogni singolo pezzo, la creatività del maestro artigiano, la ricercatezza dei particolari: i suoi prodotti uniscono elevata qualità al grande pregio artistico. La produzione della L.V., la ditta che ha fondato nel 2005, è composta da cancelli, ringhiere, inferriate, scale e complementi d’arredo. Per l’attenzione nel disegno, la varietà di forme, la scelta dei materiali e le particolari tecniche di verniciatura e finitura, nel 2009 ha ottenuto il riconoscimento dell’Eccellenza Artigiana della Regione Piemonte.

FOTOGRAFO | Franco Giacomo Lovera è un fotografo indipendente, da molti anni specializzato in particolare in fotografie di beni artistici e di scavi archeologici. Collabora con il Museo Egizio di Torino e con le Soprintendenze del Piemonte. Da oltre trent’anni lavora in Egitto e in Sudan, al seguito di varie missioni archeologiche; le sue foto sono servite da corredo iconografico a decine di libri (tra questi, i tre volumi Civiltà degli Egizi, che descrivono il Museo Egizio torinese). Ha lavorato anche in Siria e in Sudan.

INSEGNANTE DI PILATES | Gabriella Minniti, vive ad Albugnano, ed è insegnante di pilates. Fin da studentessa la passione per l’arte ed in particolare la rappresentazione dinamica del corpo umano l’ha spinta ad approfondire lo studio del movimento, anche con la pratica. Nel 95 il suo primo incontro con la disciplina del pilates, che da subito la affascina per il suo diverso approccio, che porta ad ampliare la percezione delle possibilità del movimento e dare nuove vie alla sua esecuzione. Inizia la formazione come insegnante nel 2004 e tiene corsi di gruppo ed individuali con il desiderio di condividere questa visione del movimento, che permette che la vita quotidiana ne sia anche la sua pratica.

OPERATORE SOCIALE | Classe 1971, Alberto Mossino è operatore sociale che vive e lavora ad Asti. Da più di venti anni si occupa di immigrazione, tratta e prostituzione, quale fondatore e presidente di PIAM onlus. Ogni tanto, quando trova il tempo, scrive.
PIAM è un’associazione laica con sede in Asti composta da operatori sociali italiani e migranti; dal 2000 si dedica alle donne e all’immigrazione, con particolare attenzione alle vittime di tratta e sfruttamento. Dal 2011 ha avviato anche progetti di accoglienza e integrazione per richiedenti asilo, profughi e rifugiati.

ATTORE | Paolo Musio è attore ed autore di testi e di progetti e adattamenti teatrali. Ha collaborato come attore con i registi: Trionfo, Patroni Griffi, Salveti, Testori, Squarzina, Castri, Terzopoulos, Barberio Corsetti, Waas, Cirillo, Nekrosius, Ronconi, Cobelli, Martone, Rambert, Bogomolov, Popolizio, Lenton, Serra. Nel 1993 fonda la compagnia Quellicherestano. Dal 2002 avvia una ricerca personale interdisciplinare con esperienze di regia ed installazione in collaborazione con artisti visivi come Thorsten Kirchhoff e Kalliopi Lemos, e musicisti come Daniel Bacalov e Riccardo Ancona. Nel 2012 inaugura lo spazio Idiòt a Torino. E’ tra i docenti collaboratori dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma.

RESTAURATRICE | Figlia d’arte, Anna Rosa Nicola da oltre 40 anni si dedica, con grande passione e professionalità, al suo lavoro di restauratrice, iniziato da giovanissima presso l’atelier famigliare. Numerosi i capolavori di grandi artisti, antichi e moderni curati negli anni dalle sue mani, opere su tavola di Van Eyck, Van der Weyden, Raffaello, Vasari, grandi tele di Tintoretto, Tiziano, Veronese, Rubens ed anche opere moderne su tela e su carta di Picasso, De Chirico e Salvador Dalì, solo per citarne alcuni. Vulcanica, poliedrica, Anna Rosa non sta mai ferma e coltiva la sua creatività artistica in vari modi, ma lo svago che più la diverte è quello di lavorare al suo particolarissimo presepe, un mondo in miniatura in continua crescita ed evoluzione. Le sue realizzazioni in cera, grandi pochi millimetri, sono incredibilmente realistiche e per questo particolarmente apprezzate, così come i vari oggetti e le ambientazioni, ricostituiti, spesso riutilizzando i materiali più strani, riciclati   ed assemblati con grande fantasia.  Le atmosfere che riesce a ricreare anche attraverso gli atteggiamenti e le espressioni caricaturate dei vari personaggi, raccontano storie di tempi passati o talvolta attuali, risvegliano in chi guarda, emozioni e ricordi, fanno sognare i bambini di oggi e tornare un po’ bambini quelli di ieri.

ESPERTO DI LETTERATURA FANTASTICA | Franco Pezzini (Torino, 1962) è laureato in Diritto Canonico con la tesi Esorcismo e magia nel Diritto della Chiesa, è studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi e al Fantastico. Tra i fondatori negli anni Ottanta della rivista ‘L’Opera al Rosso’ (con Luca Rastello e un gruppo di coetanei), è ora membro del Coordinamento di Redazione de ‘L’Indice dei libri del mese’, della Redazione di ‘Carmillaonline. Letteratura, immaginario e cultura di opposizione’, e suoi articoli sono apparsi su varie testate (‘Poesia’, pagine culturali di ‘Avvenire’, ‘tuttolibri’, ‘LN │ librinuovi.net’). Ha pubblicato i saggi Cercando Carmilla. La leggenda della donna vampira (Ananke, 2000); Le vampire. Crimini e misfatti delle succhiasangue da Carmilla a Van Helsing (con Arianna Conti, Castelvecchi, 2005); The Dark Screen. Il mito di Dracula sul grande e piccolo schermo (con Angelica Tintori, Gargoyle Books, 2008); Peter & Chris. I Dioscuri della notte (con Angelica Tintori, Gargoyle Books, 2010); Victoriana. Maschere e miti, demoni e dèi del mondo vittoriano (Odoya, 2016); L’importanza di essere Lucio. Eros, magia & mistero ne L’asino d’oro di Apuleio (Odoya, 2017); L’odissea di Encolpio. Sesso, licantropi & labirinti nel Satyricon di Petronio (Odoya, 2017); Fuoco e carne di Prometeo. Incubi, galvanisti e Paradisi perduti nel Frankenstein di Mary Shelley (Odoya, 2017); l’antologia saggistica di AA.VV., Jolanda & CO. Le donne pericolose (curata con Fabrizio Foni, Cut-Up, 2017); il dittico Tutto Dracula (entrambi i volumi Odoya, 2019); i primi due volumi di una trilogia Edgar Allan Poe (La camera pentagonale. Tutto Poe, vol. 1, Odoya, 2018; Il palazzo infestato. Tutto Poe, vol. 2, Odoya, 2022, con un saggio di Chiara Meistro); la monografia Profugus. Misteri, migrazioni e Popoli del mare nell’Eneide di Virgilio (Odoya, 2019) e la lezione recitabile Enea profugo portata in scena dalla Compagnia Marco Gobetti a partire dal 2018 (in: Conflitti, lavoro e migrazioni. Quattro “Lezioni recitabili”, con Anna Delfina Arcostanzo, Valentina Cabiale, Leonardo Casalino, a cura di Marco Gobetti e Marco Brunazzi, SEB27, Torino 2018); Le nozze chimiche di Aleister Crowley. Itinerari letterari con la Grande Bestia (Odoya 2020); oltre a contributi in antologie e riviste accademiche e non. Ha curato le edizioni Bram Stoker, Dracula! (Mondadori, Oscar Draghi, 2019) e Ambrose Bierce, Il dizionario del diavolo e altre ombre di pace e di guerra (con Massimo Scorsone, Oscar Draghi, 2022). Alcuni dei suoi testi sono stati adottati nel tempo in corsi universitari. È lettore del Premio Calvino. È animatore della Libera Università dell’Immaginario, con cui tiene da anni corsi monografici, ora affiancato da Chiara Meistro (attualmente in corso: La guerra dentro. Iliade, dal poema di Omero e Tutto Poe – Nevermore); Vicepresidente del Comitato Scientifico di Autunnonero, Festival Internazionale di Folklore e Cultura Horror; membro del Comitato scientifico del MUFANT – MuseoLab del Fantastico e della Fantascienza di Torino (area Gotico). ‘Giap’, il sito dei Wu Ming, lo definisce “massimo esperto italiano di letteratura fantastica-horror vittoriana”.

DIVULGATORE STORICO | Maurizio Pistone, organizzatore culturale e divulgatore storico, è il Presidente dell’associazione La Cabalesta OdV, che dal 2000 propone iniziative per la conoscenza, la valorizzazione e la promozione del territorio del Nord Ovest Astigiano nei suoi aspetti storici, artistici ed economici. La Cabalesta dal 2006 è impegnata, su richiesta dell’allora Direttrice arch. Paola Salerno, presso la Canonica di Santa Maria di Vezzolano (Albugnano AT) in attività di accoglienza, informazione e organizzazione di eventi. Fra le iniziative più recenti e significative ricordiamo l’organizzazione del Presepe artistico di Anna Rosa Nicola, giunto all’11ª edizione, nel corso del quale viene organizzata una raccolta di fondi per il restauro di opere d’arte. Con i fondi raccolti nelle ultime due edizioni è stato possibile il recupero e il restauro di due grandi tavole lignee, attribuite alla scuola di Antoine de Lonhy, che sono state esposte nella mostra dedicata al grande artista borgognone presso il Museo Diocesano di Susa nel 2021. Maurizio Pistone ha pubblicato il volume Vezzolano, guida alla Canonica regolare di Santa Maria (1ª ed. EdiTO di Riva presso Chieri, 2010, 2ª ed. rinnovata e ampliata, il Capricorno, Torino 2018). Altre iniziative sono state realizzate preso l’Abbazia di Santa Fede di Cavagnolo (TO). Nel 2020 ha pubblicato presso EdiTO il volume Vita morte miracoli e scherzi di Santa Fede di Agen, vergine e martire, una riduzione narrativa e teatrale del Liber Miraculorum Sancte Fidis di Bernardo di Angers, che è stata rappresentata nel 2020 in occasione dei 1000 anni del Liber presso le chiese di Santa Fede di Cavagnolo (4/10/20) e di Santa Maria di Vezzolano (11/10/20). Maurizio Pistone promuove da anni anche la conoscenza delle biografie di alcuni importanti missionari piemontesi dell’800, tra l’altro con la pubblicazione integrale delle Memorie e delle Lettere del card. Guglielmo Massaia, consultabile nella sezione Biblioteca del sito lacabalesta.it.

SOCIOLOGO | Dario Rei è nato a Torino, dal 1969 al 1975 è stato insegnante di ruolo nelle scuole medie superiori; dal 1975 al 2010 ricercatore e poi professore di sociologia e politica sociale presso la Facoltà di Scienze Politiche e il Dipartimento Culture Politica Società dell’Università di Torino.  È autore di studi e ricerche su temi di politica sociale, terzo settore, partecipazione civica, sistemi di welfare integrazione sociosanitaria. Tra le pubblicazioni: – Lavoro sociale e nuova cittadinanza (1989)  – Servizi sociali e politiche pubbliche (1992)  – I doni incerti. Ragionamenti sulla politica sociale (1999) – Sociologia e welfare (2004, 2008 sec. ed) – Postsocietà (2006) – Ricomporre il welfare. Ragionamenti e materiali sulla integrazione sociosanitaria (2011). Trasferitosi nel 1995 in una microarea sulla collina di Castelnuovo don Bosco, ha coltivato nuovi interessi per le questioni del paesaggio-territorio e per lo sviluppo locale e culturale delle aree minori. Tra le pubblicazioni e i numerosi interventi: La bellezza inutile. Microaree rurali fra visione e progetto, Quaderni di Asti Studi Superiori (2003) – Percezioni del paesaggio fra bellezza e società, in VV.AA. Il paesaggio del Romanico astigiano, Asti (2006) – Memoria e oblio. Segni da riscoprire per la storia del Novecento in Alto Astigiano, in “I Quaderni di Muscandia”, n.11 (2011) – Le ragioni di una società neorurale di collina, in F.Larcher,cur, Prendere decisioni sul paesaggio.   Sperimentazione interdisciplinare per la gestione del paesaggio viticolo (2012) – Cultus Loci Cura animi.Racconto di un paesaggio rurale (2013) – Monferrato di confine.Un’area nel cuore del Piemonte (2016) – Stranieri di casa.Persone e storie fra Torino e il Monferrato (2018) – Vezzolano e la Rete romanica-Dispense di formazione, (2020).  È stato consigliere di amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti (1997-2001), dal 2006 al 2016 presidente del Comitato, poi Associazione “Frutteto di Vezzolano per la salvaguardia del paesaggio rurale”, dal 2015 socio e dirigente della Associazione In Collina-turismo nel cuore del Piemonte, per la quale svolge tuttora  attività di servizio volontario alla Canonica Regolare di Santa Maria di Vezzolano. Fra i suoi interessi di studio si segnalano altresì l’antologia La rivoluzione scientifica  (1973), Cultura industriale e sociologia della scienza (1981), la cura di L’autunno del diavolo , vol. II, Bompiani,1990 (con Filippo Barbano-Atti  del Convegno “Diabolos Dialogos Daimon”, Torino, 1988), il saggio  Aprirsi a popoli “altri”: attività religiose e azione sociale a Torino tra impegno missionario e accoglienza, in Orizzonti internazionali a Torino,  a cura di Dora  Marucco e Cristina Accornero, Donzelli Editore, 2016.

INSEGNANTE DI SCUOLA ELEMENTARE | Marina Sarboraria vive ad Albugnano dove ha vissuto da bambina e dove è tornata dopo molti anni vissuti a Torino. E’ insegnante in pensione (vale a dire “insegnante per sempre” e continua a ripetere che l’unica cosa che le manca è…una classe!). Ha insegnato a Torino, Beinasco ed infine ad Albugnano, dove aveva studiato da piccola e dove avevano insegnato per tutta la vita entrambi i genitori. Dopo esperienze professionali diverse (da insegnante unica in monoclassi tradizionali a insegnante di team in tempo pieno sperimentale) ritiene che l’esperienza più coinvolgente sia stata quella degli ultimi anni ad Albugnano con le pluriclassi e l’uso di tutto ciò che offrono le nuove tecnologie nella didattica: Albugnano è stata la prima scuola del territorio ad essere dotata di una LIM! Gli hobbies da pensionata? Un po’ di pianoforte, la pratica dello yoga e molto bricolage: origami e packaging. E’ nuovamente consigliere comunale dopo l’esperienza da assessore in precedenti Amministrazioni.

CANTANTE LIRICA | Canto, teatro, performance, danza, circo… questo è il background di Lisa Tatin, che si è formata inizialmente nella danza contemporanea e nel circo, poi nel canto presso la Haute École de Musique di Losanna/Friburgo dove ha conseguito il Bachelor; successivamente, frequenta il Master presso la Zürcher Hochschule der Künste di Zurigo. La sua carriera eclettica l’ha resa una cantante nota per le sue molteplici sfaccettature vocali e il suo gusto per la ricerca. È stata ascoltata in numerosi ruoli mozartiani e nel repertorio dell’opera buffa. Da diversi anni è impegnata nella creazione contemporanea e nella ricerca di forme liriche alternative.  Nel 2016 ha fondato la Compagnia Schoß, una piattaforma di ricerca teatrale contemporanea al confine tra musica e arti multimediali, co-diretta da Simona Gallo (video/light designer). Nel 2019 creano MY:RNINEREST, poi nel 2021 LAB_21, mon corps n’obéit plus (performance per soprano e live electronics) e J’ai plié ma langue per voce e batteria multipla. Tra le collaborazioni recenti figurano l’ensemble LUX:NM (Berlino), Agora (Losanna), il NOF (Friburgo). Nel 2022 ha registrato il CD “Berg-Darbellay-Mahler”, acclamato dalla critica, con il quartetto d’archi Ensemble Orion. Nel 2022 debutta anche all’Opera di Zurigo in una creazione di Stefan Wirth. Lisa Tatin è vincitrice della borsa del Migros Kultur Prozent 2014/15, ha vinto il 1° premio al Concorso di musica contemporanea (ZHdK) 2015 ed è finalista al Concorso Nicati 2017.

ATTRICE | Paola Tortora è architetto, attrice, regista, drammaturga, formatrice teatrale. Nasce a Napoli, si forma con i principali esponenti della ricerca teatrale italiana ed europea contemporanea, arricchendo il proprio cammino artistico attraverso lo studio e la pratica di: sport, musica, arte, architettura, scienza, filosofia, corpo, voce, meditazione. Negli anni sviluppa così un particolare stile teatrale, rivolto a tutto ciò che muove l’invisibile ed il visibile dell’Attore in relazione all’azione,  restituendo alle opere che realizza, un segno poetico di forte impatto espressivo. Crea il progetto di formazione teatrale Allenattore, a Torino fonda l’associazione culturale Vintulerateatro (ricerca formazione e creazione teatrale) che partendo dal teatro tradizionale del sud, trova le proprie radici culturali nella classicità e nel mito, in un teatro concepito come viaggio e continua indagine di suggestiva propensione evocativa ed onirica.

MUSICISTA, ATTORE, DRAMMATURGO | Ascoltare storie è stato il percorso formativo di Beppe Turletti durante infanzia e adolescenza, prima nelle stalle di cascine di Langa poi nelle varie feste di paese dell’Appennino pistoiese. Non poteva che nascerne la passione di cercare e creare racconti riproposti sotto forma di narrazioni, filastrocche, drammaturgie, sempre con la fedele fisarmonica indossata come una seconda pelle.  Oltre alla collaborazione con diverse compagnie teatrali, ama molto condurre letture collettive e laboratori in cui siano coinvolti “cittadini” che provino interesse a mettersi in gioco nella creazione di “bande di parole sonore” per suscitare interesse e curiosità in chi ascolta.

ATTRICE | Marta Zotti lavora come attrice dal 2010 in produzioni teatrali, progetti di teatro civile, narrazione e teatro per l’infanzia. È attrice protagonista nella trasmissione per ragazzi CARTOON MAGIC (Rai 2) 2011; in CERCHIAMO BELLEZZA (regia di Gabriele Vacis-Teatro Stabile Torino) 2013. Dal 2014 sperimenta il teatro su strada e in luoghi non convenzionali: DAL TEMPO DEI GIOCHI teatro-miniatura per l’infanzia (CO.H); PERFORMARE UN VIAGGIO spettacolo per stazioni ferroviarie, vincitore Scene allo sBando 2015 (Artenne). Nell’edizione 2016 del Festival Incanti è selezionata con CO.H per il progetto “Cantiere”. Nel 2017/2018 è interprete delle opere di arte contemporanea di Tino Sehgal THIS YOU (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo-TO) e THESE ASSOCIATIONS (O.G. R.-TO)Nel 2018 crea con la cantautrice Cecilia lo spettacolo LETTERA AL MONDO sulla vita e le opere di Emily Dickinson; è vincitrice del Premio speciale “Lezioni Recitate” della Compagnia Marco Gobetti. Nel 2020 vince la menzione speciale del Premio Teatrale Laura Casadonte per L’ORA DEL TÈ con la consulenza drammaturgica di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia in collaborazione con il Festival “Montagne Racconta”. VIOLA E IL BOSCO (S.T.A.R.) è lo spettacolo per l’infanzia cui lavora con Silvano Antonelli, studio finalista del Premio NUOVO TEATRO 2020 con debutto al Festival Segnali 2021, spettacolo Finalista In-Box Verde 20.