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La seconda edizione di QUADILA Festival si intitola “Conquistare saperi” e, ispirandosi al principio dello “storyplaying“, investe in un progetto cangiante, teso alla labilità e all’avventura, nel quale il teatro confluisca insieme a molti altri mestieri e artigianati: una “antologia” di “saperi”.
Per due fine settimana (8-9-10 e 15-16-17) di luglio 2022 il Belvedere, le piazze, i prati e le aie di Albugnano ospitano bande di creatori pubblici: coppie composte da un’attrice o un attore e una depositaria o un depositario di un sapere.
Per “sapere” si intende, appunto, qualunque arte, artigianato, mestiere e/o disciplina contemporaneo: in questo caso, l’influencer, il fabbro, il viticoltore, l’archeologa, l’organista, l’insegnante, il contadino, il fotografo, la restauratrice, la cuoca, l’esperto di letteratura, la cantante lirica.
La scelta dei “saperi” da affrontare e delle/i depositarie/i dei saperi stessi è derivata da un Comitato creativo popolare, composto dalle/gli abitanti volontari del Comune di Albugnano e zone limitrofe, che, ciascuna/o con le proprie competenze e conoscenze, ha concorso alla progettazione dell’operazione culturale.

Attrice/ore e depositaria/o di sapere vivono a stretto contatto per due giorni, alternando dialoghi privati a dialoghi in pubblico, sino a comporre l’evento finale: in ognuna delle due domeniche il paese è “abitato” da una spettacolarità a grappolo, nella quale attrici e attori evocano ciascuna/o il sapere trasmesso dalle/i depositarie/i (che potranno, a seconda dell’indole e/o del rapporto innescato, intervenire oppure no anche all’evento finale).

Oltre alle restituzioni pubbliche finali e alle fasi di creazione pubblica realizzate dalle coppie (attrice/ore e depositaria/o di sapere), “QUADILA Festival – II edizione: Conquistare saperi” prevede altri momenti spettacolari e laboratoriali, pure tesi a valorizzare le risorse materiali e immateriali del territorio; e a loro volta intrisi di una forma che permetta di tangere i terreni del magico, dell’invisibile, dell’avventura, dell’irrazionalità, dell’empatia, di tutto ciò che superi il limite posto dai concetti di mera rappresentazione e di prodotto (anche sulla scia delle suggestioni derivanti da quanto avvenne durante la prima edizione di Quadila Festival e/o da sperimentazioni quali lo strad-rama e il teatro di riciclo®).
Alcune di queste spettacolarità sinergiche saranno realizzate da “depositari di saperi” già coinvolti nella fase creativa pubblica, quando la loro competenza includa anche specificità artistiche: è il caso, ad esempio, del M° Daniele Ferretti, organista, il quale eseguirà un concerto con l’antico organo custodito nella chiesa parrocchiale (che, ormai quasi inutilizzato, sarà per l’occasione pulito e accordato) e di Teresa Cinque, che interpreterà il monologo “La cerva”, rilettura critica delle fiabe della tradizione.
Altre/i artiste/i e/o operatori culturali interverranno invece solo nelle spettacolarità sinergiche alla creazione pubblica con scambio di saperi: è il caso, ad esempio, di Paolo Musio che reciterà un suo adattamento da opere di Robert Walser ne IL BOSCO: installazione letteraria mobile, una passeggiata fra vigneti, prati, frutteti e boschi dalla Chiesa romanica di San Pietro (Albugnano) alla Abbazia di Vezzolano, con direzione iniziale verso Berzano san Pietro e successiva deviazione per località Farej, e di Dario Rei che animerà una visita tematica nell’Abbazia di Vezzolano, THEATRUM MUNDI. Vezzolano fra cosmologia antica e scienza moderna (nell’ambito del ciclo Invisibili consonanze). Maurizio Pistone, invece, proporrà la visita guidata “Storia e architettura della Chiesa di Santa Maria di Vezzolano”. Si va poi da SMOTIES – Progettare scenari per il futuro degli spazi pubblici di Albugnano (a cura di Politecnico di Milano – Scuola e Dipartimento di Design) a Storie di donne tratta migrazioni e liberazioni (con Alberto Mossino e le colleghe mediatrici culturali Nigeriane), sino a Pilates e respiro – laboratorio, a cura di Gabriella Minniti e al concerto del coro rock Vocal eXcess.
La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita. A conclusione di ogni evento si possono elargire offerte libere, che vanno a sostenere le azioni di PIAM Onlus: Progetto Integrazione Accoglienza Migranti, nello spirito del “teatro solidale” (l’idea secondo cui il teatro, in quanto “palestra di empatia”, può generare mutui appoggi consapevoli, frutto di sentite assunzioni di responsabilità; e influire, così, sui meccanismi di solidarietà sociale, scatenando dinamiche mutualistiche condivise con i pubblici via via incontrati).

Suggestioni:
– “I bisogni di lusso” (IX capitolo de La conquista del pane – 1892 – di Pëtr Kropotkin), consultabile qui nell’estratto “Conquistare saperi”
– Antonin Artaud in “Ingiunzione”: […] Non rinnego la poesia, la musica, la pittura, il teatro, la danza, il canto, la muratura, la falegnameria, l’arte del fabbro, il lavoro, lo sforzo, il dolore, i fatti, le prove. […]
– “storyplaying“, un’idea di teatro e per un teatro che incida sul sistema sociale in cui opera, favorendo la nascita di un nuovo movimento culturale; un teatro che nasca dagli incontri, anziché pretendersi compiuto per affrontare incontri. Lo storyplaying non genererà mai “storyplayers”, depositari di una “tecnica”; ispirerà semmai l’azione di attrici e attori che, prima di tutto, pratichino provvisorietà e avventura per farsi operatori culturali.

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